Costruire un grafico onesto Fare un grafico è sempre più facile grazie alla diffusione dei fogli elettronici, Excel su tutti. Fare un grafico che sia capace di descrivere l’informazione che vogliamo rappresentare senza distorcerla può essere però un po’ meno immediato. Faccio un esempio: i grafici 1 e 2 si basano sugli stessi dati, che sono il mio peso medio mensile da gennaio 2018 a gennaio 2019. Il grafico 1 a me sta più simpatico perché evidenzia il calo di peso degli ultimi mesi ma ha il difetto che inganna l’occhio rispetto al grafico 2 che è più onesto perché l’origine dei dati è a 0. Tra il massimo (aprile 2018 con 98,0) e il minimo (dicembre 2018 con 90,0) c’è una differenza di 8kg in valore assoluto e 8,2%. I due grafici però raccontano due variazioni percentuale molto diverse perché nel primo, con l’origine dei dati che parte da 86,0, la differenza percentuale tra il massimo e il minimo è pari a 66,7%. Inoltre il tipo di grafico scelto (a area) è sbagliato perché i dati sono discreti e non continui. Il fatto che il grafico 1 riproduca quello della app del mio cardiofrequenzimetro non qualifica che questa sia una scelta giusta.
Il grafico 2, invece, è un istogramma, come è giusto che sia.
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Grafico 1 – Peso medio mensile da gennaio 2018 a gennaio 2019
Grafico 2 – Peso medio mensile da gennaio 2018 a gennaio 2019