Adesso l’inflazione fa notizia: sono passati tanti anni nei quali il dato dei prezzi non interessava più. Da qualche mese non si parla di altro e anche giustamente. L’inflazione in Italia e in Europa è in larga parte dovuta all’aumento dei prodotti energetici. A luglio la variazione annuale dei prezzi è +7,9% mentre la componente di fondo, che non tiene conto delle variazioni di prezzo dei prodotti più volatili come gli energetici e gli alimentari freschi, è +4,1%.
Nel grafico sotto riportato si vede come l’inflazione italiana ha cominciato a crescere dall’estate del 2021, quando appunto i prezzi del petrolio e del gas si sono impennati trascinando con se i prezzi dei carburanti, che stanno dentro la divisione di spesa dei trasporti, e dell’energia elettrica e gas, dentro la divisione abitazione acqua elettricità e gas.
Le tensioni dovute all’invasione dell’Ucraina da parte della Russia hanno avuto e avranno un ruolo sull’aumento dei prodotti energetici; è bene però segnalare che questo è iniziato a primavera 2021, ben prima della guerra e, probabilmente, nasconde cause più profonde.
Da segnalare anche l’aumento dei prodotti alimentari per i quali si registrano aumenti annuali medi del 10,0%, superiore all’indice generale.
Variazioni tendenziali dell’indice NIC periodo gennaio 2021 – luglio 2022 complessivo e per divisione di spesa